Storia | ||||||||||||
Sommario:
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L'ESPLORAZIONE
DEL TERRITORIO Nel 1901 la Gran Bretagna organizzò una spedizione, nota come "Discovery" dal nome della nave approntata, per l'esplorazione del territorio antartico. Il comando fu affidato al capitano Robert Falcon Scott. Gli esploratori rimasero due anni in Antartide, intraprendendo varie spedizioni verso l'interno e raggiungendo latitudine 82° e 17'.
Nel 1908 l'inglese Ernest Shackleton, con numerosi giovani scienziati ed una nave perfettamente attrezzata, la "Nimrod", sbarcò nelle Terre Vittoria. I più importanti risultati delle sue esplorazioni furono la scalata del vulcano Erebus (m. 3743), la scoperta del ghiacciaio Beardmore, il raggiungimento della latitudine di 88à e 20' ed, infine, nel 1909 la scoperta del polo magnetico australe. egli tentò di raggiungere il Polo Sud, ma a 180 chilometri dalla meta dovette desistere.
I cani rappresentarono un aiuto fondamentale per l'uomo ai fini dell'esplorazione del territorio antartico. infatti, se si escludono gli sci, l'unico mezzo di spostamento consisteva nelle slitte trainate da mute. I cani si rilevarono insostituibili in quanto meglio di qualunque altro animale si adattarono all'ambiente ed alle avverse condizioni climatiche del continente.
Il merito di aver raggiunto per primo il Polo Sud toccò al norvegese Roald Amudsen. Nell'agosto del 1910, all'insaputa degli Inglesi che stavano preparando un'altra esplorazione, partì dalla Norvegia a bordo della nave "Fram". Sbarcato nella Baia delle Balene, verso la fine dell'ottobre 1911 iniziò il suo viaggio con quattro compagni e slitte trainate da cani. Ronald Amudsen ed i suoi compagni raggiunsero il Polo Sud alle tre pomeridiane del 14 dicembre 1911. Piantarono nella neve la bandiera norvegese e diedero alla pianura il nome di "Altipiano di re Haakon VII". Robert Falcon Scott, partito da Londra con la nave "Terra Nova" nel giugno del 1910, raggiunse il Polo Sud con quattro compagni un mese dopo Amudsen. grande fu la loro delusione nel trovare la bandiera norvegese. "Questo è un luogo orrendo - scrisse Scott - ed è spaventoso il pensiero di aver tanto penato per raggiungerlo senza nemmeno il premio di essere i primi." La vera tragedia della spedizione cominciò, tuttavia, col ritorno; infatti, Scott ed i suoi compagni perirono di fame e freddo a breve distanza da un deposito di viveri.
Nei primi decenni del Novecento l'Antartide fu oggetto di interesse anche da parte di varie altre nazioni, che vi inviarono spedizioni con intenti esplorativi e di ricerca.
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